L’evento religioso principale è stato l’incoronazione del simulacro della Vergine il 12 agosto scorso, alla presenza del cardinale Arrigo Miglio e dell’arcivescovo di Oristano e Ales- Terralba Roberto Carboni
Un secolo di fede, di legami e di radici che meritano di essere festeggiati. La comunità del terralbese non si è risparmiata nell’ultimo anno per mettere in piedi un centenario che racchiudesse ed esprimesse la devozione e i sentimenti per la sua Santa, per Nostra Signora di Bonaria a Marceddì, in occasione di questo Centenario dei Festeggiamenti.
Per l’importante anniversario il comune di Terralba e la parrocchia della Beata Vergine di Bonaria in Marceddì, in collaborazione con il Comitato del Centenario N. S. di Bonaria di Marceddì e altri soggetti del territorio, con il sostegno della Regione Sardegna Assessorato del Turismo e il Coordinamento organizzativo dell’Associazione enti locali per le attività culturali e di spettacolo, hanno messo in piedi un nutrito calendario di appuntamenti.
C’è stato spazio per tutti gli aspetti in questi due mesi di festeggiamenti: fede, senso di comunità, cultura e tradizione, tutto per raccontare una storia unica, quella di Marceddì, della sua gente e della “festa ‘e mari”.
Un anno di preparazione e un nutrito gruppo di lavoro, che ha visto tra i suoi momenti più forti un gruppo di fedeli in pellegrinaggio a Roma il 26 Aprile per la benedizione da parte del Papa delle corone d’oro, ricavate grazie alle donazioni dei terralbesi, da apporre sul simulacro della Vergine e del bambino: “un gesto che rappresenta simbolicamente il ruolo fondamentale di Maria nella nostra vita di credenti” spiega il parroco Don Mattia Porcu, “questa festa è un evento chiave per l’identità di questo luogo, non si può parlare di Terralba senza parlare di N.S. di Bonaria, la nostra storia locale si è costruita attorno a questo evento, voluto nell’agosto 1924 da un piccolo gruppo di pescatori”.
Ma a permettere i festeggiamenti del centenario è stata la sinergia con tutti gli enti del territorio: “È dal 2022 che con Don Mattia Porcu, parroco di N. S. Bonaria in Marceddì, abbiamo iniziato a progettare questo anniversario e cercato il coinvolgimento della Regione, che non ci ha fatto mancare il suo supporto” ha detto il sindaco Sandro Pili, “questa festa è il simbolo del nostro territorio e stiamo lavorando con l’assessorato regionale per farla entrare di diritto nella filiera regionale del turismo culturale e religioso”.
Il consigliere regionale Emanuele Cera aggiunge: “non ho avuto difficoltà come rappresentante di questo territorio a trovare supporto nell’assessorato regionale al turismo per ottenere un finanziamento di 100 mila euro” ha spiegato, “questo centenario è per noi una sfida e un nuovo inizio, la festa di N. S. di Bonaria infatti ha un ruolo cruciale per valorizzare il nostro territorio e le sue numerose risorse”
Gli appuntamenti
![Marceddì. Processione a mare](https://fondazionesantamariaquas.it/wp-content/uploads/2023/10/Marceddi.-Processione-a-mare-1-1024x1024.jpg)
L’evento religioso principale è stato l’incoronazione del simulacro della Vergine il 12 agosto, alla presenza del cardinale Arrigo Miglio e dell’arcivescovo di Oristano e Ales-Terralba Roberto Carboni: “Queste corone, realizzate con le donazioni di tante famiglie, portano sul capo di Maria e di Gesù Bambino le storie, le speranze e le sofferenze di tutti i figli di Dio” ha detto il Cardinale Miglio nell’omelia, “e ricordano a tutti che come Maria possiamo essere liberi, liberi dal peccato e come lei siamo chiamati a regnare nelle nostre vite, seguendo Cristo”.
Erano presenti alla cerimonia i parroci delle parrocchie di Terralba e altri sacerdoti, i padri mercedari da Cagliari, il Comitato per il Centenario Beata Vergine di Bonaria Marceddì, e diverse Autorità.
Il momento più toccante della solennità è stato il momento dell’incoronazione, avvenuta subito dopo l’omelia del Cardinale Arrigo Miglio, che ha provveduto personalmente a posare sul capo del Bambino e di Nostra Signora di Bonaria le due corone, seguito da Monsignor Carboni che ha adagiato sul braccio destro del simulacro una navicella con una candela accesa, gesti salutati dalle campane a festa e da un lungo applauso dei presenti.
La funzione è poi proseguita regolarmente ed al termine della celebrazione Don Mattia Porcu ha preso la parola per dei ringraziamenti, non solo per gli intervenuti, ma per tutta la comunità dei fedeli e i volontari che prestano il loro servizio nell’abbellire la cattedrale.
Un momento culturale che ha arricchito il programma è stato senz’altro quello di Giovedì 17 Agosto, quando a Marceddì presso il museo del mare è stato presentato il docufilm “In Cent’anni” e inaugurata la mostra multimediale della storia dei festeggiamenti, entrambi realizzati grazie all’iniziativa del Comitato festeggiamenti, coordinato dal parroco, e al contributo di tutta la popolazione terralbese, all’archivio comunale e a quello parrocchiale.
Per quanto riguarda gli altri appuntamenti, i sacerdoti della parrocchia hanno voluto che il resto dei festeggiamenti religiosi mantenessero la tradizionale scansione delle celebrazioni, per tenere l’ordinarietà dei gesti di devozione dell’ultimo secolo: venerdì 18 Agosto S. Messa e pellegrinaggio a piedi per 13 km con il simulacro della Vergine da Terralba a Marceddì scortata dai fedeli a piedi. Un momento di fatica, preghiera, condivisione, riflessione ma anche di festa vissuta nell’interiorità.
Sabato 19 il simulacro è stato portato in processione per le vie della borgata, mentre la domenica 20 Agosto si è compiuto uno dei momenti più emozionanti di tutta la festa religiosa, la tradizionale processione in mare. La Santa è stata posta su un peschereccio, adornato di bandierine, la processione l’ha accompagnata sullo specchio d’acqua, seguita dai fedeli in barca e da quelli che hanno partecipato dalla terraferma, accalcati sul lungomare.
Al rientro la Solenne celebrazione alla presenza del Cardinale Arrigo Miglio, che ha sottolineato come la gioia e la festa debbano caratterizzare sempre il cammino di fede dei cristiani, e che che al termine della funzione è stato omaggiato dal sindaco Pili di una targa ricordo dell’evento.
Infine sabato 26 Agosto c’è stato il rientro con processione a piedi di N. S. di Bonaria a Terralba, che anche quest’anno è stato carico di commozione e partecipazione, con la presenza non solo dei fedeli a piedi ma anche di tanti motociclisti che rumoreggiavano per esprimere la propria partecipazione. “Abbiamo assunto un compito impegnativo e carico di responsabilità ma soprattutto un onore” spiega la presidente del comitato dei festeggiamenti Roberta Cicu, “siamo stati e saremo ancora presenti negli aspetti civili e religiosi perchè il centenario è un evento unico e nella nostra comunità è sentito da tutti”.
La storia
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Tutto ha avuto inizio il 24 agosto 1924 quando, su iniziativa di un gruppo di pescatori, venne istituita la festa della Madonna di Bonaria che portò 6 anni dopo alla edificazione della Chiesetta B.V. di Bonaria nel borgo di Marceddì con il contributo di tutti i terralbesi. Fu Battista Manca che offrì il terreno alla diocesi per la sua costruzione attraverso una raccolta fondi.
È conservato un documento con il quale il questore della provincia di Cagliari, di cui allora faceva parte anche il Terralbese, autorizzava il signor Battista Manca a raccogliere dei fondi per costruire la chiesa, il documento risale al 13 Agosto del 1927. La costruzione della chiesa inizia nel 1927, è ultimata nel 1929 e benedetta solo il 17 agosto 1930 dal parroco Don Telesforo Onnis.
Cristina Diana