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Terra Santa. Giorni di grazia e di preghiera alla sequela del Maestro

Pellegrini nella terra di Gesù

Essere rientrati dal pellegrinaggio in Terra Santa, iniziato il 29 settembre, la sera di venerdì 6 ottobre, poco prima dell’inizio degli attentati terroristici di Hamas contro Israele e degli sviluppi atroci di questa ulteriore guerra, assume oggi un senso di vero miracolo.

Ventisette pellegrini di Ales e dintorni, riuniti dal desiderio di compiere il viaggio con la guida spirituale di don Emmanuele Deidda, ha trascorso una settimana meravigliosa e tranquilla, ripercorrendo i passi della vita pubblica di Gesù, da Nazareth, passando da Betlemme e dal Deserto di Giuda per giungere a Gerusalemme. Una città affollata da una immensa folla di fratelli ebrei, chiamati a presentarsi per una delle feste principali: la Festa delle Capanne o meglio di Sukkoth.

Abbiamo camminato, con un senso di allegria e serenità, per le vie della città vecchia all’interno del Muro e souk, tra chiese, moschee e monumenti fino al muro occidentale e nella zona nuova, densa di postazioni di musica dal vivo e un viavai fittissimo di giovani coppie e tantissimi bambini.

Oggi ci sconvolge un senso di paura, orrore e dolore, una sofferenza immane per una vera e propria strage degli innocenti, per le vittime, gli ostaggi di questa follia omicida, di questa ulteriore guerra, resa vicina dai tg e dai notiziari chiari e altrettanto terribili. Noi come pellegrini abbiamo avuto la gioia di vivere giorni colmi di contemplazione, nell’itinerario scelto dal parroco, il quale ha dato un senso di continuità alle varie tappe, seguendo la vita del Signore Gesù.

Teresa Anna Coni

Articolo completo sul n.18-2023 de Il Nuovo Cammino

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