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Santa Mariaquas. Pronti a celebrare la patrona della diocesi

Sardara. Festeggiamenti da sabato fino a martedì sera, con la processione di rientro del simulacro della Beata Vergine, cui segue il rito conclusivo e la Benedizione Eucaristica

La festa in onore di Santa Mariaquas, tanto sentita e attesa dal paese di Sardara e da tutta la diocesi di Ales-Terralba, viene realizzata il penultimo lunedì del mese di settembre di ogni anno. L’inizio della festa è fissato per il sabato sera quando, a seguito della Celebrazione Eucaristica nella chiesa della Beata Vergine Assunta a Sardara, la statua di Santa Mariaquas viene accompagnata in processione da una grande folla di persone al Santuario presso la zona termale di Sardara.

Dal momento in cui la Santa arriva alle terme prendono avvio i festeggiamenti religiosi e civili in suo onore fino al martedì sera, momento in cui inizia la fase conclusiva con la Santa Messa e a seguire la processione di rientro del simulacro della Santa verso il paese di Sardara, al termine del quale nel piazzale della Beata Vergine Assunta avviene il rito conclusivo della festa con la Benedizione Eucaristica di tutti i fedeli.

La preparazione della statua è un momento molto importante ed emozionante, nel quale vengono curati con attenzione tutti i dettagli. Accanto alla statua vengono sistemati 4 angioletti in legno di finissima scultura coloriti al naturale e molto belli, acquistati a Cagliari nel 1877, che vengono montati al cocchio qualche attimo prima della Processione per poi essere smontati con la massima cura e delicatezza.

Sette anni fa furono restaurati grazie al Comitato del 1967 che si occupò della festa e negli ultimi anni questi importanti passaggi di cura e preparazione degli angioletti e di tutto il cocchio vengono affidati al Comitato della festa, composto dai cinquantenni di Sardara. La statua che oggi viene usata per la processione non è quella che è sempre stata usata e andando alla ricerca di ciò che è avvenuto negli scorsi secoli, grazie al prezioso contributo di don Francesco Tuveri e don Stefano Mallocci, abbiamo individuato alcuni momenti cruciali che ci hanno permesso di ricostruire i passaggi più importanti.

Dai documenti in archivio si risale al 10 marzo 1763, giorno in cui Mons. Giuseppe Maria Pilo, nel 2° decreto emanato durante la Visita Pastorale, ordina il restauro del volto della Madonna, del Bambin Gesù e delle sue dita, che ormai non erano più presenti, a seguito del quale la statua sarebbe dovuta stare sempre ferma nel Santuario e non essere più utilizzata per le processioni. A quel punto si trovarono davanti ad un bivio: fare la processione senza la statua o usare una statua a “cannuga.

Nel Dicembre 1869 il vescovo Mons. Francesco Zunnui partecipò Al Concilio Vaticano I a Roma e durante quella permanenza acquistò, per conto del Rettore Sisinnio Garau, la statua della Madonna in cartapesta e la benedisse. Venne affidata ad un religioso, incaricato di trasportarla e farla arrivare a Sardara, pertanto arrivò a Cagliari il il 9 ottobre 1870 ed a Sardara il seguente 12 ottobre. Il simulacro all’arrivo non era in ottimo stato, per cui venne restaurato e arricchito con fregi in oro dal sig. Francesco Sitzia ed esposto dal Reverendo Rettore alla pubblica venerazione l’8 settembre 1871.

Negli anni a seguire venne usata per tutte le processioni fino al 1949 quando, durante la trionfale processione per il rientro di Santa Mariaquas, dopo aver fatto il Pellegrinaggio in tutte le parrocchie della diocesi, una scintilla proveniente dai fuochi artificiali fissati sul balcone di casa Posulu e accesi in onore della Madonna incendiò il velo della Madonna annerendone la statua. Successivamente restaurata fu tenuta una striscia con l’annerimento in ricordo di quanto accaduto. Nell’anno 1985 fu sostituita con un nuovo simulacro in legno, corrispondente all’antica statua, che è quello che viene attualmente utilizzato per le processioni.

La statua in cartapesta oggi è esposta in una cappella del Santuario di Santa Mariaquas e necessita di un restauro che le permetta di rimanere in buone condizioni e permetterci di mantenere vivo il ricordo e valorizzare questo bene prezioso pertanto, in occasione della prossima festa di Santa Mariaquas, le offerte dei fedeli verranno devolute proprio per questo intento.

Francesca Mandis

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