Inasprita la protesta dei 40 dipendenti
La situazione per i dipendenti della società Villaservice è sempre più critica. Per disperazione i 40 lavoratori. Per i quali al momento non c’è futuro nell’azienda, hanno intrapreso nuove forme di protesta piazzando le tende nella zona industriale. In un cartello hanno scritto: “Dopo 40 giorni di false promesse e illusioni, è arrivato il licenziamento. Perché?”. Speravano in nuovi incarichi per la Villaservice (che dal 31 dicembre scorso, con la riconsegna degli impianti al Consorzio, non ha più ragione di esistere) che avrebbero rimandato il licenziamento, ma così non è avvenuto.
E così, i dipendenti hanno scelto la via dell’occupazione: passano i giorni e le notti in quel luogo che fino a poco tempo fa era la sede di lavoro e oggi è il cuore della loro protesta. Si fanno forza l’uno con l’altro. Hanno finito le lacrime e resta solo il conforto vicendevole. Ma è difficile: in molti casi l’unico stipendio della famiglia verrà a mancare e ogni giorno trascorso in attesa di qualche nuovo spiraglio di luce diventa un macigno sul cuore.
La società in house, partecipata dai Comuni di Villacidro, Arbus, Sanluri e Gonnosfanadiga, nei suoi 30 anni di vita ha vissuto altri momenti difficili, ma questo è di certo il più duro. I liquidatori hanno informato i sindaci del licenziamento del personale: ormai siamo alla fine della vertenza Villaservice, col passaggio negli uffici del Centro per l’impiego di Cagliari. Seguirà la liquidazione giudiziale che sostituisce il fallimento. Ma non è detta ancora l’ultima parola.
Ci sarebbero ancora strade da percorrere per scongiurare la perdita di questi posti di lavoro che sarebbe l’ennesima batosta, forse fatale, per questo territorio con i tassi di disoccupazione alle stelle. Sarà proprio per disperazione che i lavoratori tirano fuori una nuova forza per dire in coro: “Da qui ce ne andremo solo quando avremo certezza di azioni concrete e garanzie sul nostro posto di lavoro”. Al loro fianco i sindacati in questa grande battaglia che è diventata la battaglia di tutti, nella piena solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie.
S.P.