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Uras. Comunità in festa per l’arrivo del nuovo parroco

Benvenuto don Giorgio

Domenica primo settembre Uras ha accolto don Giorgio Lisci come nuovo Parroco. Per tutta la settimana precedente i volontari delle varie associazioni si sono prodigati per addobbare la Parrocchia di S. Maria Maddalena con la piazza antistante nonché il cortile della Casa del Fanciullo in cui, al termine della celebrazione, si sarebbe tenuto un momento di convivialità. Anche l’aspetto spirituale non è stato tralasciato con una speciale preghiera recitata nel corso dell’ultimo mese al termine di ogni celebrazione eucaristica, e con un Triduo di preparazione voluto dall’amministratore parrocchiale don Quintino Manca e tenuto da don Marco Statzu e padre Isidoro De Michele.

Già a partire dalle 16.30 la Protezione Civile “Monte Arci” con la sua ambulanza ha provveduto ad accompagnare le persone non autosufficienti che desideravano salutare il nuovo parroco. La chiesa si è velocemente riempita di persone, tante anche in piedi e nel sagrato della piazza. Da Gonnosfanadiga, parrocchia di provenienza di don Giorgio, sono giunti numerosi fedeli e i membri della Confraternita per dimostrare il loro affetto e la loro vicinanza; da San Nicolò d’Arcidano sono arrivati cittadini e autorità per fare la conoscenza di quello che a breve sarà anche il loro parroco.

Don Giorgio, accompagnato dal vescovo della diocesi di Ales-Terralba Padre Roberto Carboni, è stato accolto sul sagrato dalle autorità locali e dai rappresentanti delle associazioni uresi con le loro divise e i loro stendardi. All’interno della chiesa, abbellita dalle luci e dai fiori bianchi e gialli, si respirava un’aria di emozionante attesa. Il Sindaco di Uras, Samuele Fenu ha espresso il suo caloroso benvenuto al nuovo Parroco e ha ringraziato Monsignor Carboni e tutte le autorità e le realtà sociali presenti.

Un pensiero di gratitudine è stato rivolto a don Roberto Lai e a don Tullio Ruggeri che hanno prestato il loro servizio negli anni passati e a don Quintino Manca per averci accompagnato in questi mesi. Rivolgendosi al nuovo Parroco lo ha ringraziato per aver accettato con gioia, determinazione e la grinta che lo contraddistingue questo nuovo impegno ad Uras e a breve anche nella vicina San Nicolò d’Arcidano.

In rappresentanza dell’intera comunità la catechista Maria Antonietta Scanu ha ringraziato Mons. Carboni della sua presenza e per aver scelto don Giorgio quale nuova guida spirituale di Uras e Arcidano; ha inoltre espresso il desiderio di tutti i gruppi e associazioni di mettere a disposizione le loro forza e capacità a servizio del bene comune. La celebrazione eucaristica, presieduta da Monsignor Carboni, e concelebrata da don Giorgio e da don Franco Tuveri, Cancelliere vescovile; quest’ultimo, all’inizio della Messa, ha dato lettura del Decreto di nomina di Don Giorgio quale Parroco di Uras e San Nicolò d’Arcidano.

Il momento più intenso è stato prima dell’omelia, quando Don Giorgio, postosi di fronte al Vescovo, ha rinnovato le promesse sacerdotale e l’impegno all’obbedienza. Con il bacio dell’altare, la sua aspersione e incensazione il nuovo Parroco ha dato ufficialmente inizio al suo ministero e al suo servizio alla comunità.

Al termine della celebrazione tutti sono stati accolti nel cortile della Casa del Fanciullo in cui svettava un cartellone di benvenuto e che è stato addobbato di bianco e celeste in onore della Madonna di Lourdes, il cui simulacro si trova in un grotta costruita proprio all’interno del cortile. I volontari hanno distribuito i tanti dolci, salati e bibite preparati e offerti dalla comunità e dalle associazioni.

Ci siamo raccolti intorno a Don Giorgio in questo clima di festa e cordialità per fargli sentire tutto il nostro affetto e la nostra gratitudine, vedendo in lui il nostro fratello maggiore, padre, amico e maestro in modo che, attraverso lui, vediamo, stimiamo e amiamo il Signore Gesù. Per questo nuovo inizio possiamo fare nostra una frase di Don Bosco ripresa nel discorso di benvenuto della catechista: “Camminate coi piedi sulla terra e col cuore abitate in cielo”.

Francesca Andria

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