TUTELARE che vuol dire CUSTODIRE, ASCOLTARE, CURARE
Il 6 Febbraio 2025 il Seminario Arcivescovile di Oristano ha ospitato la presidente Chiara Griffini e, da remoto, la coordinatrice Emanuela Vinai del servizio nazionale tutela minori della CEI, per incontrare tutti i referenti e membri dei servizi diocesani della Sardegna.
Grazie all’ospitalità e attenzione al tema del Vescovo Padre Roberto Carboni e alla presenza di don Michele Fadda, Coordinatore del Servizio Regionale per la Tutela dei Minori e Persone Vulnerabili, i vari membri delle commissioni diocesane sarde hanno potuto ascoltare la relazione della dott.ssa Griffini che, nel maggio del 2024, è stata nominata presidente nazionale prendendo il posto di Mons. Ghizzoni e questo, in quanto donna laica, rappresenta un segnale forte dell’impegno della CEI nella lotta contro gli abusi e nella promozione di ambienti sicuri per i minori, creando un ponte tra religiosi e specialisti laici.
“Se il primo quinquennio del servizio tutela minori nazionale è stato un tempo dell’avvio, il secondo quinquennio rappresenta il tempo della chiarificazione, della sedimentazione e della socializzazione” ha spiegato la Griffini. È tempo di tessere reti unite e armonizzate, avendo come cardini la consapevolezza della negatività dell’abuso, la protezione, la reazione e la proazione verso i minori e le persone vulnerabili. Sono stati illustrati tre paradigmi possibili d’azione: la protezione e la garanzia, con un approccio multidisciplinare, e la salvaguardia, con un approccio interdisciplinare. I membri delle commissioni presenti sono stati invitati a riflettere in piccoli gruppi rispetto al paradigma finora applicato e trasmesso, al proprio stato emotivo e al proprio posizionamento nel servizio, agli ostacoli vissuti.
Le commissioni dell’Arcidiocesi di Oristano e di Ales-Terralba, guidate da padre Roberto, hanno potuto confrontarsi sui passi formativi fatti e quelli ancora da fare, in particolare per stilare un protocollo d’azione da diffondere tra i religiosi e le religiose che, di riflesso, potranno aver cura anche dei tanti operatori pastorali che prestano servizio nelle parrocchie e negli oratori.
La dott.ssa Vinai ha poi spiegato le azioni del servizio nazionale, l’intenzione di far visita ai vari servizi regionali, di creare rete, di trasformare le reazioni in proazioni, di coltivare pratiche condivise. Ha inoltre presentato i webinar che si terranno a breve per i docenti di religione cattolica e per gli operatori di pastorale della salute (maggiori info https://tutelaminori.chiesacattolica.it/). Resta fondamentale la circolarità di risorse e soprattutto l’attenzione al tema della tutela, che vede coinvolti tutti coloro che affiancano minori e persone vulnerabili in ogni contesto. «Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme» (1 Cor 12,26) ci ricorda Papa Francesco e dalla piaga degli abusi ne usciamo con tutte le membra(cfr Papa Francesco, discorso 1.03.2019, La protezione dei minori nella Chiesa).
Chiara Laino
Membro del Servizio Tutela Minori e Persone Vulnerabili, diocesi Ales-Terralba
