Dal 28 agosto al 1° settembre la festa della letteratura
Ogni voce che narra ha un ritmo proprio e intimo, così come ogni voce che canta. Una voce è fatta di suoni, che si seguono e s’impastano come note di un canto, man mano che il racconto cammina: un canto che può procedere con andamento regolare e rassicurante, oppure variabile, correndo, talvolta, altre indugiando, sostando nel silenzio, attento, di chi ascolta, fino a che l’aria inghiotte quel che resta delle parole dette. Ma una voce può anche essere intessuta da linee e colori, architetture di segni che si dispiegano nello spazio della pagina, organizzandone i contenuti, e si succedono l’una dopo l’altra, orchestrando l’andamento complessivo del racconto, imponendo al lettore un certo ritmo di lettura, invitandolo ad andare, a sbrigarsi verso la fine, oppure chiamandolo alla pazienza della ricognizione, o ancora, alla beatitudine della sosta contemplativa. Il ritmo è il cuore pulsante di ogni narrazione, a prescindere dal fatto che a narrare siano parole o figure, canti accompagnati dai suoni di strumenti musicali o narrazioni teatrali, fatte anche di gesti e di movimenti, di danze, spettacolari o minime che siano. Non sempre è facile riconoscere subito il ritmo di un racconto, la sua struttura segreta: ma quando la storia è buona un ritmo c’è sempre, nascosto o palese che sia, e può assumere forme infinite.
(M.Negri e F.Cappa)
Si apre così la 12° edizione del festival Bimbi a Bordo, sotto la direzione scientifica di Martino Negri e Francesco Cappa, che rifletterà intorno al tema RITMO. Il cuore del narratore, il battito del lettore, tema che accompagnerà le sei giornate di festa dedicata all’esplorazione della molteplicità di forme che il ritmo può assumere nei racconti rivolti all’infanzia.
Si parte il 28 agosto con la serata dedicata al cinema d’autore, nello spazio storico de Sa mitza di S. MARIA, con il film “Ernest e Celestine” a cura del centro servizi culturali UNLA di Oristano, per proseguire il 29 con una serata dedicata alla musica ed alla collaborazione con il Time in jazz e Insulae lab con il progetto del pianista Pietro Lussu e l’attore Felice Montervino tratto dal libro Un anno sull’altipiano di Emilio Lussu; il 30 agosto serata inaugurale in Piazza XX settembre a Guspini con la presentazione degli ospiti del BaB2024 ed a seguire lo spettacolo di narrazione VERTIGO con Alfonso Cuccurullo e Federico Squassabia.
I giorni 31 agosto e 1 settembre si svolgeranno, come lo scorso anno, dentro i cantieri di levante nelle officine della Miniera di Montevecchio; queste giornate saranno interamente dedicate alle attività del BaB con oltre quaranta incontri al giorno, con momenti dedicati agli spettacoli, alla musica, ai laboratori ed una ricca offerta di incontri di formazione per adulti e docenti.
Tra gli ospiti di questa edizione si segnalano le pluripremiate Arianna Papini (illustratrice) ed Emanuela Bussolati (scrittrice ed illustratrice), Daniela Palumbo, vincitrice nel 2024 del premio Campiello Junior, Marco Dallari, i fondatori della rivista Artebambini Paola Ciarcià e Mauro Speraggi ed il prof. Ivano Gamelli docente di Pedagogia del corpo all’ università Bicocca di Milano.
Grande novità quest’anno per la fascia 0/3 per la quale sono stati potenziati gli incontri, con il ritorno di Francesca Romana Motzo (formatrice e musicista) e nuovi ospiti come Silvia Cornara che incontrerà bambini e famiglie, ma anche adulti e docenti per la formazione, nel bosco di Montevecchio. Tanti altri ospiti e formatori che si potranno scoprire consultando il programma completo su www.festivalbab.it o sui canali social. Gli spettacoli saranno a cura degli attori Matteo Razzini e Alfonso Cuccurullo ed il gran finale con il Drum Circle collettivo, curato da Stefano Baroni, uno dei massimi esperti europei del settore.
Giovanni Spano