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Don Fidele accolto dalla comunità di Pabillonis


Il Vescovo Mons. Roberto Carboni ha presieduto la Santa Messa di accoglienza e ingresso per Don Fidèle Kotho Mbuku lo scorso 15 settembre nella parrocchia Beata Vergine della Neve a Pabillonis. Nato a Mwela-Lembwa, il 20 marzo 1972 e Ordinato a Kinshasa il 12 novembre 2000, don Fidèle ha già seminato tanto bene nella nostra diocesi amministrando per 11 anni le parrocchie di Gonnosnò, Sini e Figu. A Pabillonis il nuovo parroco è stato accolto con affetto dalla comunità che ha partecipato numerosa alla messa del suo ingresso.

Un pomeriggio di grande festa per i tanti fedeli arrivati numerosi, anche da altri paesi, per vivere con gioia l’inizio di un nuovo cammino con il desiderio di rafforzare la grande eredità lasciata da don Luca Pittau. Il Vescovo, i presbiteri e i diaconi sono giunti in processione sul sagrato della chiesa, gremito di fedeli, accompagnati dal canto del coro parrocchiale, diretto da Paola Usai (che ha collaborato alla stesura della lettera di benvenuto) per festeggiare l’ingresso di don Fidèle. Presenti le autorità, i rappresentanti del mondo associazionistico, famiglie, giovani e anziani. Il sindaco Riccardo Sanna e la comunità con le sue varie voci hanno ringraziato il Vescovo per aver mandato don Fidèle nella comunità parrocchiale.

È importante per un sacerdote il sostegno della comunità fatto di preghiera, aiuto, consiglio e di collaborazione. Sostegno che questa comunità non farà mancare. Angela Porta, a nome del Consiglio Pastorale e in rappresentanza di tutta la comunità parrocchiale, ha rivolto al parroco un caloroso benvenuto “La accogliamo con gratitudine, consapevoli che al giorno d’oggi, avere un parroco nel paese non è cosa scontata, vista la crisi vocazionale e l’esiguità numerica dei sacerdoti. La ringraziamo quindi, per aver accolto l’invito del nostro vescovo, sua eccellenza Padre Roberto Carboni, accettando di essere il nostro nuovo Pastore”.

Nella lettera emerge il grande desiderio di accogliere il parroco. “Abbiamo coscienza del ruolo insostituibile che il sacerdote ha e della sacralità del suo mandato”, prosegue Angela. “Siamo qui, fiduciosi nel nuovo pastore, certi che ci aiuterà a crescere nella fede, a recepire e mettere in pratica gli insegnamenti del Maestro, a correggere le nostre umane debolezze, ad essere sempre una comunità unita e solidale, sicuri di trovare accoglienza e conforto nei momenti di difficoltà”. E aggiunge: “Siamo qui pronti a percorrere sentieri segnati e ad intraprenderne di nuovi, mettendo a disposizione la buona volontà e un po’ di quel tempo che Dio tutti i giorni ci regala. Guidare la nostra parrocchia non sarà sempre facile”.

E poi viene assicurata la preghiera: “Chiediamo quindi allo Spirito Santo di illuminarla con la sua Luce, di assisterla con la sua Grazia e sostenerla con la sua Forza. La affidiamo inoltre alla protezione della nostra patrona, la madre celeste che veneriamo col nome di Madonna della Neve. Buona permanenza nel nostro paese, che ora è anche il suo. Benvenuto don Fidele!”.

Nella sua omelia il vescovo ha ricordato i compiti più importanti per un parroco, esortando don Fidele ad aiutare la comunità a camminare insieme, scoprendo i talenti di ciascuno. Don Fidèle dovrà preoccuparsi anche delle persone più lontane dalla Chiesa e magari cercarle fuori, magari nei luoghi dove si incontrano, perché anche quelli sono figli. Dopo aver ringraziato il vescovo Roberto per la fiducia accordatagli e il sindaco per la sua disponibilità a lavorare insieme per il bene del paese, don Fidele ha ringraziato le altre persone presenti e tutta la comunità. Un grazie particolare l’ha rivolto a tutti i fedeli per la calorosa accoglienza e a chi si è speso per organizzare in modo così egregio il suo ingresso. La serata si è conclusa con un bellissimo momento di convivialità.

P.S.

Il saluto a Gonnosnò, Figu e Sini


Le comunità parrocchiali di Gonnosnò, Sini e Figu ricordano con affetto don Fidèle che le ha guidate per 11 anni. C’è un velo di tristezza poiché ogni distacco, soprattutto dalle persone che si amano, è fonte di incertezza, di inquietudine, di vuoto perché interrompe e modifica relazioni umane consolidate nel tempo. Ma c’è soprattutto la gratitudine e la gioia per il dono ricevuto. Don Fidèle ha guidato le comunità con mitezza, sapienza, intelletto, consiglio entrando con facilità nel cuore di tutti. È stato un amico vero, il sacerdote che vuole davvero il bene della porzione di popolo di Dio a lui affidato. Un sacerdote per tutti: per bambini, giovani, anziani, ammalati senza nessuna distinzione, anzi con particolare attenzione nei confronti di quanti si trovano in difficoltà spirituali e materiali.

Nei saluti di congedo del 7 settembre scorso a Gonnosnò il sindaco ha parlato col cuore in mano, così come Luca Atzeni a nome del Consiglio pastorale, salutando don Fidèle con parole di stima e di affetto, come si fa quando parte un fratello o un amico speciale. Anche Rosalba Cau e Barbara Melis esprimono immensa gratitudine e assicurano le loro preghiere Lo stesso affetto lo esprimono le sorelle Ornella e Mariangela Puxeddu, nipoti di P. Alfio, il quale non si stancava di ripetere che don Fidèle era una pietra preziosa arrivata dall’Africa.

“Incontrare don Fidèle 11 anni fa è stato uno dei regali più belli che la nostra piccola comunità di Gonnosnò potesse ricevere”, dicono Ornella e Mariangela. “È stato definito la “perla dell’Africa” e si è rivelato proprio tale poiché negli anni abbiamo potuto riconoscere in lui tantissimi pregi e sfaccettature, fuori dall’ordinario, appartenenti, in primis, alla sua persona e che hanno brillato ancora di più durante tutto il suo ministero. Guidato dal suo grande cuore e dal suo carisma, è stato capace di prendere per mano la nostra comunità collaborando attivamente per la sua crescita umana e spirituale.

La sua evangelizzazione è andata anche al di là dei luoghi di culto. Si è dimostrato guida sicura, abile, dedita all’ascolto verso grandi e piccini che hanno avuto l’onore di incontrarlo nel proprio cammino. In questi ultimi giorni il pensiero di don Fidèle è legato a un qualcosa di indissolubile un faro che ha permesso di illuminare le nostre menti e il nostro spirito nel percorso che abbiamo condiviso insieme perchè non avrà fine e continuerà sempre ad essere alimentato dalla luce di Cristo”.

Don Fidèle ha percorso un tratto importante della sua vita condividendo le gioie, i dolori e le preoccupazioni con le comunità di Gonnosnò, Sini e Figu lasciando un segno indelebile del suo passaggio. Chi lo ha conosciuto si è sentito apprezzato e privilegiato. L’augurio è che le comunità che ha guidato siano terreno fertile per il seme che ha piantato. Di certo, tutti lavoreranno alacremente il terreno delle loro anime, affinché il grande albero della Chiesa possa essere ancora più rigoglioso e possa dare nuovi frutti.

Nello sforzo di essere una comunità unita, tutti ricorderanno la sua capacità di ascolto paziente dell’altro e di dialogo. Certi che porterà tutti nel suo cuore, le comunità con le preghiere lo accompagneranno lungo tutto il suo percorso di vita, per tutto il tuo ministero sacerdotale, ovunque il Signore voglia concedergli di essere.
A.C.

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