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Guspini. Santa Maria Assunta

Sa festa manna

la Festa è vincolo efficacissimo di coesione e fattore di costruzione identitaria

A Guspini, “Sa Festa Manna” di Santa Maria Assunta, è grande davvero ed è ricca e complessa, giacché tiene insieme la lunga preparazione degli eventi civili, da parte del comitato dei festeggiamenti, a quella spirituale della comunità, che sostiene e anticipa, già dal 13 luglio col canto del rosario e Is Coggius nei quartieri del paese, i riti religiosi che si svolgono dal primo giorno del Triduo, l’11 agosto, e sino all’ottavo giorno, il 22 agosto.

È forse questo il suo carattere più peculiare: lo sforzo sincero di tenere intrecciati e inscindibili Celebrazione e Festa; di ritrovare e vivificare gesti, simboli, significati e riti – come quello antichissimo della Vestizione della Santa – senza dimenticare che il senso di appartenenza e i legami si rinsaldano anche stando insieme cantando, ridendo, giocando, ballando e mangiando. Quest’anno, il comitato, guidato dalla Presidente Monica Satta, ha organizzato e sostenuto molti eventi: dal 14 al 16 agosto, a Casa Murgia, quello intitolato “Non chiuderti”, che ha ospitato una esposizione filatelica, fotografica e di pittura e uno Spazio Letteratura con tre incontri, tenuti da scrittori e poeti.

Le celebrazioni religiose sono state arricchite dalle Processioni Solenni coi gruppi folk, i trattori, la banda musicale e il simulacro dell’Assunta portato a spalla per le vie del paese addobbate a festa. Commovente la partecipazione di tanti malati alla S. Messa a loro dedicata, svolta nel sagrato della Chiesa di Santa Maria, alla quale è seguito un momento conviviale col caffè caldo e i dolci fatti in casa e una passeggiata lungo la via decorata in modo magnifico dai gruppi degli infioratori.

Tanti gli spettacoli offerti, non solo nei tre giorni principali, quelli che vedono tutta la Via Santa Maria occupata dalle bancarelle degli artigiani, dei dolci, del torrone, della immancabile carapigna. Oltre allo spettacolo pirotecnico, quelli musicali: un DJ set per i più giovani, i cori polifonici di Guspini e di Sorgono per gli amanti del bel canto, il concerto dei Tazenda; l’orchestra di ballo liscio e latino; lo spettacolo di cabaret di Pino e gli Anticorpi; la commedia in lingua sarda messa in scena da La Filodrammatica Guspinese; la serata per bambini e famiglie arricchita da giochi, gonfiabili, popcorn e zucchero filato; il trekking per gli appassionati delle escursioni.

Nutrita la presenza alla Cena Comunitaria nella Piazza XX Settembre; un evento ormai collaudato, che ha ripagato la fatica del comitato col dono di vedere più di 160 persone, unite da rapporti e vincoli, entusiaste di stare insieme a tavola a fare comunità. Comunità è una delle parole più preziose in un tempo in cui tutto ha perso il suo incanto e la capacità di riferimento a qualcosa che sta oltre sé stesso ed è stato privato della dimensione di profondità. È per arginare questa deriva che i comitati delle feste religiose si impegnano: perché sono consapevoli che la Festa è vincolo efficacissimo di coesione e fattore di costruzione identitaria, storica e presente.

Dovremmo essere più grati verso le persone che, per mesi, mettono al servizio tempo ed energie e condividono idee e progetti, in un intreccio di sentimenti e devozione, con l’unico scopo di onorare al meglio il proprio Santo, la propria Santa e rivedere, ancora una volta, ritessere i legami comunitari dei propri concittadini, spesso inariditi, andando a quella Sorgente che scorre instancabilmente nel cuore dell’umanità.

Alexandra Cabella

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